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Il Discobolo e la Brillo Box

Maurizio Ferraris

pp. 77-84

L'idea che le avanguardie e il classicismo si pongano rispettivamente agli antipodi della storia dell’arte è un’opinione comunemente accettata. Tuttavia, ad una analisi più approfondita, essa risulta inconsistente e superficiale. Le caratteristiche fondamentali dell'opera artistica contemporanea sono normalmente riconosciute nel “dogma della indifferenza estetica” - ossia nella decisione di abbandonare il canone della bellezza ideale – e nella centralità del concetto a scapito della perfezione formale e tecnica. Eppure, queste categorie si rivelano familiari anche al mondo classico, per nulla estraneo all’interesse verso il brutto e il grottesco, e all’arte antica, radicalmente concettuale (si pensi alle piramidi o a Stonehenge). Se da un lato il classicismo si avvicina quindi al moderno, dall'altro il moderno, nella sua serialità sacrale, nella sua trasfigurazione dell'oggetto comune in oggetto artistico e nella sua consacrazione del Museo, si accosta a un classicismo di cui pare impossibile liberarsi fino in fondo.

Publication details

DOI: 10.4000/estetica.1066

Full citation:

Ferraris, M. (2016). Il Discobolo e la Brillo Box. Rivista di estetica 61, pp. 77-84.

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