174737

Tra le parole e le cose

Davide Dal Sasso

pp. 63-80

Il programma di ricerca filosofica di Maurizio Ferraris può essere ricapitolato, come egli ha scritto, in tre fasi in cui ha proposto: una estetica come teoria della sensibilità, una ontologia naturale come teoria dell’inemendabilità e una ontologia sociale come teoria della documentalità (cfr. Ferraris 2012a: x-xi). Tra queste, è stata soprattutto la prima fase del suo pensiero a influenzare i miei studi. In essa sono presenti talune delle principali tesi della sua filosofia positiva che, a mio modo di vedere, possono essere sviluppate anche nell’ambito delle ricerche sulle arti contemporanee. Al fine di mostrare questa possibilità, il testo è organizzato come segue. Nei primi due paragrafi mi soffermo sulla concezione dell’estetica come teoria della sensibilità e su alcuni dei principali nuclei teorici della sua filosofia positiva. I tre successivi mirano a portare in primo piano alcune questioni concernenti la delicata relazione tra estetica e arte, e ad affrontarle tenendo conto sia della natura della prima sia delle incessanti evoluzioni della seconda. I due conclusivi offrono i lineamenti della proposta che penso possa essere formulata mantenendo come riferimento due insegnamenti tratti dalla filosofia positiva di Ferraris.

Publication details

DOI: 10.4000/estetica.572

Full citation:

Dal Sasso, D. (2015). Tra le parole e le cose. Rivista di estetica 60, pp. 63-80.

This document is available at an external location. Please follow the link below. Hold the CTRL button to open the link in a new window.